Come si trasmette l’hpv?

Essere contagiate da HPV è molto facile! Infatti, come dicevamo, veniamo più volte a contatto con il virus nel corso della nostra vita. La trasmissione avviene principalmente attraverso i rapporti sessuali, in quanto è nei genitali che il virus si annida. A differenza di altre malattie a trasmissione sessuale, per l’HPV è sufficiente il contatto tra la zona infetta, quindi i genitali, e un’altra mucosa, cioè i genitali o la bocca. Nei rapporti sessuali è dunque improbabile evitare il contagio, a meno che non si isolino le zone a rischio con delle barriere fisiche come vestiti o pellicole (ad esempio la diga dentale). L’uso del preservativo non è sufficiente, perché il virus può trovarsi anche nell’area circostante quella protetta, anche se la maggior concentrazione di HPV nell’uomo si trova nello sperma.

Le vie del contagio sono infinite! Il virus può sopravvivere anche al di fuori delle mucose per un breve periodo di tempo, quindi anche il contatto con oggetti (asciugamani, lenzuola, wc, etc) “infetti” potrebbe essere a rischio. Inoltre durante il parto la madre può trasmettere l’HPV al figlio/a e pare ci possa essere anche una debole concetrazione del virus nella saliva. E’ quindi pressoché inutile cercare di evitarlo! E’ più importante, nella prevenzione del tumore al collo dell’utero, concentrarsi non tanto sul contagio da HPV quanto, piuttosto, sul mantenimento di un forte sistema immunitario e sul monitoraggio regolare dell’eventuale infezione tramite Pap-test.

IL CANCRO E’ UNA MALATTIA SOCIALE
La scoperta che l’hpv è la principale causa del tumore al collo dell’utero è molto recente, una volta si pensava fosse il virus dell’Herpes. E’ interessante riportare le informazioni tratte dal libro “Da ora in poi decido io” scritto nel 76 dalle “Compagne del centro per la salute di Firenze” nel capitolo “Igiene e prevenzione del cancro al collo dell’utero” anche perchè non è affatto escluso che le informazioni riportate non siano più attuali (sostituendo il virus Herpes con quello papilloma):“[…]Il cancro è una malattia sociale. Una delle cause del cancro al collo dell’utero è il ristagno dello smegma sul pene maschile. Si è dimostrato che le donne più povere, i cui uomini vivono in condizioni igieniche cattive o pessime, sono molto più colpite dal tumore al collo dell’utero di quelle dei ceti più alti. Il cancro alla cervice è tipico delle emigrate di tutto il mondo, delle portoricane di New York, dei ceti poveri dei paesi sottosviluppati, delle nere del Sud Africa, ma non delle bianche. I soliti scienziati hanno parlato di “predisposizione di razza”, in realtà l’unica razza che è colpita è quella delle donne sfruttate e povere di tutto il mondo. Questo perchè negli uomini sotto il prepuzio, che è la pelle che ricopre la testa del pene (il glande), si accumula lo smegma, che è formato da cellule della pelle descuamate e da secrezioni delle ghiandole sebacee. Lo smegma contiene, inoltre, acidi grassi, indolo, scatolo, strutturalmente simili a cancerogeni noti, ed è anche terreno di coltura per virus come l’Herpes genitalis, anch’esso invocato come causa predisponente al cancro al collo dell’utero. Se l’uomo è circonciso lo smegma si accumula più difficilmente: le donne ebree che generalmente hanno rapporti sessuali con uomini ebrei circoncisi come vuole la loro religione meno facilmente sono soggette al cancro dell’utero. […]”